
Come affrontare il colloquio di lavoro?
Hai mandato un CV per trovare lavoro a Piacenza e ti hanno chiamato per il primo colloquio?
Essere contattati per un colloquio di lavoro è già un primo successo. Significa che il tuo CV è riuscito a superare la concorrenza e convincere, più di altri, i responsabili dell’ufficio personale. Anche se la prima fase ha dato i risultati sperati, ora devi prepararti ad affrontare il colloquio vero e proprio.
Un bravo selezionatore, non sarà intransigente ma valuterà molte cose precedenti al colloquio in sé.
Innanzitutto è cosa buona arrivare in orario e per arrivare in orario senza essere trafelati, bisognerà calcolare per bene il percorso per arrivare alla sede che ti è stata comunicata e inserire nel calcolo vari possibili imprevisti.
Già questo dice molto di te e della tua capacità di organizzarti.
Tu dirai: ma come fa un selezionatore a vedere tutto questo che non avviene davanti ai suoi occhi?
Sappi che il risultato è quello che conta: vuoi arrivare in orario e puoi farlo in auto, con i mezzi, con il taxi? Calcola in ogni caso le tempistiche e non arriverai in affanno e sudato.
Tutto ciò non serve solo a fare bella figura ma anche a rilassarti e rifocalizzasti sull’obiettivo.
Come vestirsi ad un colloquio di lavoro?
Affrontare un colloquio comporta sempre una certa ansia, e perfino la scelta dell’abbigliamento può trasformarsi in una fonte di dubbi e incertezza.
Se hai già nell’armadio dei vestiti adatti all’occasione, è inutile sprecare soldi e acquistare appositamente qualcosa per l’occasione. L’unica cosa importante è che i vestiti siano in buono stato. Presentarsi con abiti consumati, magari scoloriti e stropicciati, darà subito l’impressione che quel posto di lavoro non sia in cima ai tuoi interessi.
Indipendentemente dal settore lavorativo, esistono delle regole di dress code sempre valide:
- Indossa abiti puliti, stirati e della tua taglia.
- Scegli il tuo vestito in base alla posizione per cui ti stai candidando (a seconda del prestigio del livello cerca di comprendere che anche il codice del vestiario deve comunicarlo).
- Lasciati ispirare anche dallo stile dell’azienda, consultando per esempio il suo sito internet o il materiale pubblicitario.
E ricorda soprattutto che per dare un’ottima prima impressione non basta indossare un abito elegante e alla moda, ma occorre sentirsi a proprio agio e stare comodi. Si capisce subito se sei lì per essere selezionato e non sei per niente a tuo agio con ciò che indossi.
Ora è il momento di fare ricerche sull’azienda
Quando vuoi sperare che un’azienda nello specifico scelga te per la posizione per cui stai concorrendo, preoccupati di sapere anche tu qualcosa su quell’azienda così ti sarai già chiarito perché vuoi lavorare lì.
Quindi…
Memorizza le informazioni più importanti e dimostra di conoscere l’azienda di cui vorresti far parte. Eviterai momenti imbarazzanti durante il colloquio e darai l’impressione di essere realmente interessato al lavoro che viene svolto.
Ora inizia a pensare a quali sono i tuoi punti di forza e le tue debolezze: la consapevolezza di quali siano i tuoi pregi e difetti può aiutarti ad affrontare con maggiore sicurezza le domande che ti verranno rivolte.
Oltre ad una serie di domande per conoscere una persona, come la classica “Quali sono le sue aspettative lavorative?”, non mancano di solito:
- Per creare un’atmosfera rilassata, i selezionatori iniziano solitamente con una piccola chiacchierata. “Come sta?” o “Ha avuto difficoltà a trovarci?” sono i classici rompighiaccio. Questo tempo può essere prezioso per prepararti alle domande vere e proprie e sentirti a tuo agio.
- Il colloquio entra nel vivo e ti verrà sicuramente chiesto di presentarti brevemente. Inizia col raccontare esperienze e aspetti della tua vita lavorativa di cui vai particolarmente fiero. Metti in rilievo quei lati della tua persona che pensi possano giocare un ruolo decisivo nel lavoro per cui ti stai candidando.
- Le domande relative alle tue qualifiche professionali, per capire se corrispondi effettivamente al profilo per cui ti sei candidato. Ad esempio:”Quali programmi e strumenti sa usare?” oppure “Come vede la Sua carriera?”
- Per quanto invece riguarda la tua personalità, i selezionatori vogliono capire se sei la persona più adatta a lavorare nel loro team. Ad esempio: “Come gestisce le critiche?” o “Perché colleghi e collaboratori lavorano volentieri con Lei?”
- Domande legate alla tua motivazione: anche le ambizioni personali entrano in gioco in un’intervista di lavoro. Ad esempio: “Sarebbe disposto a trasferirsi per motivi di lavoro?” o “Perché si è candidato per questa posizione?”
- Terminato questo primo giro di domande, avrai anche tu l’opportunità di chiedere informazioni, come per esempio sapere come si svolge la giornata lavorativa in azienda etc…
- Rimani concentrato fino al termine del colloquio e continua a mantenere il controllo della situazione fino al saluto finale. Esattamente come per la prima impressione, anche l’ultima immagine che si lascia di sé rimane particolarmente impressa. Se non ti fossero state date informazioni sulle prossime fasi della selezione, non avere timore di chiedere chiarimenti. Anche nei saluti finali dimostrati amichevole e attieniti alle stesse regole della presentazione: una stretta di mano convinta e il contatto visivo degli occhi. Ringrazia per l’opportunità che ti è stata data e sottolinea che saresti felice di ricevere un feedback.
TIENI A MENTE CHE…
Per tenere sotto controllo ansie e paure, puoi anche esercitarti con amici e famigliari, simulando il colloquio. Tieni sempre a mente che il tuo obiettivo è quello di esaltare quelle qualità che ti distinguono dagli altri; cerca di rispondere sempre in modo sincero e autentico, evitando di apparire eccessivamente preparato e poco credibile.
… e se proprio non sai come scaricare l’ansia mentre parli, fai in modo di avere una penna in mano, o se ti sembra insensato (se una penna non dovesse servirti) prendi un piccolo oggetto che l’esaminatore non può vedere nella tua mano (può essere un classico morbido anti stress molto piccolo): ti aiuterà a scaricare le energie concentrandole in un punto di fuga.
Purtroppo a volte accade che…
Vengano fatte domande illegali. In questo caso, o se ti trovassi a dover rispondere a quesiti troppo personali, hai tutto il diritto di rifiutarti. Mantieni un atteggiamento professionale ed educato, ma non compiacere nessuno. Ad esempio: “Desidera avere figli?” oppure “Qual è la Sua situazione finanziaria?”.