Cambiare Lavoro

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Si può cambiare lavoro oggi: quand’è il momento giusto per farlo, perché a volte non ci si riesce?

Il lavoro è uno degli aspetti più importanti per le persone ma a volte risulta essere frustrante.

La frustrazione sul lavoro potrebbe arrivare soprattutto se non ci si sente realizzati o valorizzati nel proprio ambiente.

Ecco perché in alcuni casi si fa la difficile scelta di imbarcarsi nella nuova ricerca di lavoro, per cambiarlo.

Cambiare lavoro: perché?

Quando il nostro attuale impiego non ci soddisfa più è bene, prima di tutto, mettere in discussione se stessi. Il malcontento che viviamo dipende dai colleghi, dai nostri responsabili o c’è qualcosa di sbagliato nel nostro atteggiamento? A prescindere dalla risposta, è bene iniziare a pensare di cambiare qualcosa: poca crescita professionale, difficoltà nel conciliare carriera e vita privata sono altre motivazioni valide per cercare di cambiare lavoro.

È bene ricordarlo: cercare un altro lavoro… è un lavoro! Soprattutto di questi tempi non è semplice, non basta mandare un curriculum, bisogna mandarne molti, anche attraverso le nuove piattaforme che la tecnologia ha messo a disposizione di lavoratori e aziende e provare ad ampliare lo spettro delle scelte.

Non bisogna avere paura ma nemmeno decidere di provare a cambiare lavoro solo sulla base della spinta emotiva del momento: valutare, obiettivamente, pro e contro di un eventuale passaggio ad altra azienda.

Consigli utili

Come accennato, sono molte le possibili motivazioni per le quali si ha voglia di cambiare lavoro: non ci piace più quello che stiamo facendo, non c’è una buona conciliazione fra vita lavorativa e privatal’ambiente e il modo di lavorare, quello che abbiamo studiato negli anni non è stato possibile applicarlo.

Se, come detto, si tratta di un fastidio personale, valutare bene se non si possa lavorare su se stessi per migliorare i rapporti interni e, conseguentemente, il vivere il lavoro nell’azienda attuale.

Altri utili suggerimenti:

  • Chiedere all’azienda orari di lavoro più flessibili;
  • Chiedere un cambio di settore o team di lavoro, se possibile e coerente con le nostre skill;
  • Chiedere più coinvolgimento nei progetti e/o corsi di formazione e aggiornamento;
  • Valutare nuove modalità di lavoro. 

Cambiare lavoro a 30, 40, 50 o 60 anni

A seconda della fascia di età di appartenenza le opportunità di lavoro e le mansioni per le quali candidarsi cambiano radicalmente: chi è più giovane ha decisamente una scelta molto più ampia: sarà più facile adattarsi a lavori anche diversi da quello dal quale si viene.

Per età dai 40 in su, il consiglio è quello di cercare lavoro su profili che richiedono esperienza di livello manageriale, soprattutto nel mercato italiano, l’età avanzata conta per un certo tipo di azienda, di contro, per altre, può essere un limite perché, chiaramente, spesso non c’è budget per soddisfare le richieste di persone con profili professionali alti.